Counseling e Poesia


Prima di intraprendere i miei studi di counseling, mi sono appassionato alla poesia.
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Nei miei anni di studi presso l'Aspic di ancona ho potuto apprezzare e approfondire come la scelta e l'utilizzo di certe parole - nel caso di un cpmponimento poetico - possa rivelare uno "strato" della nostra emotività.


Le emozioni emerse sono il terreno ideale per un counselor ed il suo cliente permettendo un lavoro molto efficace nella esplorazzione di se.

Ad esempio portare l'utente a comporre una piccola poesia tramite la "personale" scrivere di alcune  parole precedentemente emerse nel colloquio e unirle - comporle - in un aforisma o poesia - artcounseling -, può aiutare a rivelare al cliente stesso una diversa sfumatura di se.


Un esercizio che ho proposto è quello di, dopo aver esplorato il disagio, far scrivere all'utente le parole chiave emerse nel nostro colloquio in una parte del foglio e nell'altra le emozioni .

Successivamente, confrontandosi insieme si puo' tentare di unire /comporre le parole unendole tra loro con una qualiità dell'utente o una risorsa.

In questo ci possono venire in aiuto supporti tecnologici come smartphone e iphone rendendo il componimento piu' visivo, mentre per un cinestetico si può procedere con una scrittura su foglio effettuata magari con un pennino e dell'inchiostro.

I modi di usare la poesia come coadiuvante di un incontro tra counselor e utente puo' assumere molteplici sfaccetature, io personalmente - come poeta Jesino - ho utilizzato la poesia come facilitatore di dialogo ma ipotizzo impieghi diversi.